Siamo sicuramente tutti nati, chi in un modo, chi in un altro; per tutti è stata un’esperienza annoverabile, l’inizio di un viaggio in cui abbiamo cominciato a vivere in un certo modo, con certi aspetti caratteriali, che a volte ci sembra veramente impossibile poter trasformare.
Ciò che realizziamo nella nostra vita lo otteniamo riproducendo in qualche maniera il modo in cui siamo nati – che a sua volta è la summa delle esperienze nel lasso di tempo che va dal preconcepimento alla prenascita. Nonché delle esperienze pregresse in altre vite che siamo tornati a risolvere e approfondire attraverso nuovi apprendimenti da donare e da ricevere.
Dinnanzi a qualsiasi cambiamento di vita tendiamo a riproporre modelli comportamentali, associati a schemi di pensiero e a espressioni emotive, legati al nostro imprinting di nascita.
In tal modo la vita può anche continuare a cambiare ma l’approccio con cui la affrontiamo rimane più o meno identico, se non effettuiamo un importante cambiamento di percezione di noi stessi, del mondo e della vita. Una percezione che ci portiamo dietro dalla nascita, e ancor prima.
E se la sola parola “nascita” farà sussultare o sorridere il lettore, allora forse è questa l’occasione per saperne di più.
Tu che stai leggendo di che nascita sei?
Nello scoprire la nostra storia neonatale, generalmente ci sentiamo pieni di entusiasmo nell’apprendere tante informazioni che in effetti si rivelano quasi sempre veritiere. Scopriamo tante spiegazioni sul motivo per il quale ci sentiamo e ci comportiamo in un certo modo e, perlomeno, inizialmente, proviamo sollievo al pensiero che non siamo gli unici esseri stravaganti sulla terra.
Venendo a conoscenza delle conseguenze dello scenario di nascita sulla personalità di un adulto, proviamo una sensazione analoga a quella che possiamo avvertire quando veniamo a conoscenza degli aspetti caratteriali di un segno zodiacale, con una non piccola differenza. Credere nell’astrologia, infatti, a volte fa sentire impotenti e privati di quel libero arbitrio che dà la giusta dose di libertà alla vita.
In effetti, un bravo e onesto astrologo spiega che non sono gli astri a decidere per noi, bensì noi stessi, seppur coinvolti in una serie di concomitanze planetarie, in cui non a caso ci ritroviamo a vivere. E così il verdetto astrologico lascia il posto al suggerimento di come e quando fare delle scelte piuttosto che altre.
Per quanto riguarda la nascita, il discorso si fa più delicato poiché conserviamo nella nostra memoria cellulare questo indiscutibile evento per il semplice e appurato fatto che tutti siamo nati.
Anche l’ascoltatore più scettico sentirà risuonare in sé l’energia di certe narrazioni quando gli verrà raccontato come reagisce nella vita, ad esempio, una nascita con il cordone rispetto a una nascita veloce.
Tuttavia anche la conoscenza del nostro scenario di nascita va affrontata con un approccio maturo, senza lasciarci incantare da concetti che possono rivelarsi rigidi e approssimativi.
Lo scenario di nascita è un qualcosa di assolutamente affascinante, che, una volta appreso e compreso, regala a chiunque l’opportunità di evolversi sulla magica strada dell’autoconoscenza.
E proprio per non sconfinare in un qualunquismo tipico di tutto ciò che è vasto, è necessario essere pronti a comprendere che cosa sono quelle che amo chiamare interferenze neonatali.
Esistono tantissime tecniche di recupero del proprio scenario di nascita: dal Rebirthing al ThetaHealing fino all’ipnosi e alla psicoanalisi reichiana (di W. Reich)
Ognuno predilige il suo percorso, senza discutere dell’efficacia dell’altro. Ognuno ha il suo percorso. E anche per ognuno un percorso di rinascita può prevedere fasi alterne in cui potrebbe essere necessario cambiare il tipo di tecnica e/o terapia per intraprenderne un’altra più consona all’evoluzione in atto.
CHIEDI E TI SARA’ DATO!
Nicoletta Ferroni